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‘Passo storico’: cosa dicono i giornali britannici dopo il voto storico sulla morte assistita | Morte assistita

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Sabato le prime pagine del Regno Unito sono state dominate dal passo compiuto dai parlamentari verso la legalizzazione della morte assistita in Inghilterra e Galles, sostenendo un disegno di legge che darebbe ad alcuni malati terminali il diritto di porre fine alla propria vita.

IL Custode è stata inondata dalla notizia, descrivendola come un “voto storico” che apre la strada alla morte assistita, insieme a una foto di sostenitori emozionati del disegno di legge che abbracciano.

IL Espresso quotidiano afferma: “Ora alle generazioni future verranno risparmiate le prove che soffriamo”, citando la veterana giornalista televisiva malata terminale Dame Esther Rantzen.

IL Specchio ha intitolato “Morte assistita da parlamentari”, sottolineando anche che il disegno di legge ha anche dei suoi oppositori, sottolineando che ci sono sia “gioia che dolore” poiché “il controverso disegno di legge supera il primo grande ostacolo”.

In modo simile, il Posta ha definito il voto dei parlamentari “un salto nell’ignoto”, descrivendo anche il disegno di legge come “controverso” e notando il margine relativamente ristretto con cui è stato approvato.

IL Indipendente ha adottato un approccio simile, descrivendolo come un “passo storico verso l’ignoto”. Ha scelto di mostrare i manifestanti, piuttosto che i sostenitori del disegno di legge, nella foto principale in prima pagina.

IL Volte rileva che, sebbene il primo ministro, Keir Starmer, possa aver votato a favore del disegno di legge, i ministri sono stati avvertiti di rimanere neutrali poiché i dettagli verranno definiti nei mesi a venire.

io conduce con “La morte assistita diventerà legale entro tre anni dallo storico voto”, insieme a un grafico di accompagnamento che analizza i sì e i no.

IL Tempi finanziari ha “i parlamentari appoggiano il disegno di legge per legalizzare la morte assistita dopo un dibattito emotivo alla Camera dei Comuni”.

IL Telegrafo ha anche la storia sotto la piega, ma non usa mezzi termini. “Le basi morali della nostra nazione sono cambiate: lo Stato ora può togliere una vita”, si legge.

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