
I topi trattati con una molecola chiamata miR-302b hanno fatto ricrescere i capelli persi e hanno mantenuto la salute del cervello.Credito: Paul Chinn/The San Francisco Chronicle tramite Getty
L’iniezione di una molecola di RNA nei topi anziani sembra invertire alcuni segni dell’invecchiamento, aiutandoli a vivere più a lungo, a far ricrescere i capelli e a mantenere le loro capacità fisiche e mentali.
Il trattamento, descritto in Metabolismo cellulare il 15 gennaio1agisce prendendo di mira uno dei tratti distintivi principali del processo di invecchiamento: una fase chiamata senescenza cellulare, in cui le cellule perdono la capacità di replicarsi. I ricercatori sperano che i risultati possano un giorno portare allo sviluppo di farmaci anti-età, ma è necessario ulteriore lavoro per determinare se questi risultati possano essere applicati anche alle persone.
Studi sull’invecchiamento in cinque animali suggeriscono come invertire il declino
Man mano che le persone invecchiano, sempre più cellule diventano senescenti e rilasciano sostanze chimiche chiamate citochine, che possono innescare l’infiammazione. Ciò riduce la capacità del corpo di resistere alle malattie e di guarire ed è stato collegato a condizioni quali cancro, malattie cardiovascolari, diabete e declino delle funzioni cognitive.
Ora, i ricercatori si sono concentrati su una molecola, chiamata miR-302b, che potrebbe aiutare a rallentare questo processo di invecchiamento. La molecola è un microRNA, un piccolo pezzo di RNA non codificante coinvolto nella regolazione genetica che in precedenza si è scoperto essere coinvolto nell’immunità e nella soppressione delle cellule tumorali.
Guangju Ji, un biofisico presso l’Istituto di Biofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino e i suoi colleghi hanno dimostrato, utilizzando cellule umane coltivate in laboratorio, che gli esosomi (pacchetti che trasportano l’RNA tra le cellule) di cellule staminali embrionali umane possono ripristinare la capacità delle cellule senescenti cellule a proliferare.
Hanno poi tentato diversi esperimenti con topi vivi di età compresa tra 20 e 25 mesi, ovvero tra i 60 e i 70 anni umani. Ad alcuni hanno iniettato esosomi umani normali e ad altri esosomi caricati con miR-302b extra, che colpisce due geni coinvolti nella divisione cellulare. Ai topi di controllo sono state somministrate iniezioni di soluzione salina.