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Il mercato del lavoro statunitense supera le aspettative nell’ultimo rapporto prima che Trump riconquisti la Casa Bianca | Dati sulla disoccupazione e sull’occupazione negli Stati Uniti

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Secondo i nuovi dati diffusi venerdì, il mercato del lavoro statunitense ha registrato una forte espansione nell’ultimo rapporto sull’occupazione dell’amministrazione Biden.

Il numero di nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia è aumentato a 256.000 a dicembre, rispetto ai 227.000 di novembre, superando le aspettative. Il mercato del lavoro il mese scorso è stato sostenuto da nuovi posti di lavoro nel settore sanitario, della vendita al dettaglio e del governo.

Il rapporto finale sull’occupazione della sua amministrazione rappresenta uno scoppio per Joe Biden, che ha faticato a raccogliere consensi attorno alla sua agenda economica nonostante il rafforzamento dell’economia dopo la pandemia.

Altri dati pubblicati nell’ultima settimana hanno evidenziato la forza del mercato del lavoro. Il Jobs Openings and Labour Turnover Survey (Jolts) ha mostrato che le offerte di lavoro hanno superato gli 8 milioni a novembre, superando le aspettative. Un altro rapporto della società di outsourcing Challenger, Gray & Christmas ha riportato una diminuzione del 33% dei licenziamenti nelle aziende private a dicembre, passando da circa 57.000 tagli a novembre a 38.000 licenziamenti a dicembre.

Sebbene la Federal Reserve abbia ridotto i tassi di interesse dal 4,25% al ​​4,5%, un punto al di sotto del livello precedente a settembre, un tempo gli economisti erano preoccupati per l’impatto che gli alti tassi di interesse avrebbero potuto avere sulla disoccupazione. Ma il tasso di disoccupazione a dicembre è rimasto relativamente invariato rispetto a novembre, scendendo leggermente al 4,1%-4,2% a novembre. Sebbene all’inizio dell’anno il tasso di disoccupazione fosse pari al 3,7%, si trova ancora a un livello relativamente basso.

La Fed ha cercato di abbassare l’inflazione al 2%, anche se negli ultimi mesi l’inflazione si è aggirata intorno al 2,5%.

Gli economisti aspettano il rientro di Donald Trump alla Casa Bianca per vedere quali impatti avranno le sue politiche sull’economia. Wall Street era in forte rialzo alla fine dell’anno, con l’indice S&P 500 che è salito complessivamente del 23,3% nel 2024.

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Ma il presidente eletto ha promesso di attuare misure economiche che secondo gli esperti potrebbero portare a un aumento dell’inflazione, comprese le tariffe sulle importazioni. Trump ha anche promesso di effettuare un’enorme operazione di deportazione, che potrebbe mettere a dura prova anche l’economia del Paese.

I verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), in cui vengono fissati i tassi di interesse, mostrano che a dicembre alcuni funzionari erano preoccupati per gli impatti inflazionistici delle nuove politiche commerciali e di immigrazione che potrebbero essere implementate nei prossimi mesi.

Quasi tutti i membri del consiglio “hanno ritenuto che i rischi al rialzo per le prospettive di inflazione fossero aumentati” a causa della fluttuazione del tasso di inflazione negli ultimi mesi e “dei probabili effetti di potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione”.

La prossima riunione del consiglio della Federal Reserve si terrà il 30 e 31 gennaio, pochi giorni dopo l’insediamento di Trump. Gli economisti si aspettano in gran parte che il FOMC mantenga i tassi stabili durante la riunione.

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